Il Castello rappresenta uno splendido esempio di evoluzione architettonica di una fortificazione medievale in residenza signorile rinascimentale. La fase medievale corrisponde alla rocchetta, nucleo fortificato più antico, mentre la fase rinascimentale coincide con il palazzo marchionale.
Corticella
La corticella è una piccola piazza, all’interno della rocchetta, che collega la torre dell’orologio e la torre di sud-est. È cinta da un muro esterno sormontato da merli a coda di rondine. La corticella è l’ingresso del Museo del Castello e accoglie il visitatore con suoni e voci del villaggio medievale.
Torre dell’orologio
La torre dell’orologio alta più di 30 metri è il mastio del Castello, ovvero la torre più alta e robusta, destinata alla difesa estrema della rocca. L’attuale struttura risale al XV secolo, all’epoca della signoria dei Pio, una delle più importanti dinastie aristocratiche della Pianura Padana nel periodo medievale e rinascimentale. La torre ospita una sezione del Museo del Castello.
Campana dell’orologio
All’ultimo piano della torre è collocata la campana abbinata dal 1524 al grande orologio con quadrante dipinto, sostituito poi nel 1936 da un altro meccanismo con quadrante in vetro. Oggi questo meccanismo è tuttora visibile, benché sia stato sostituito da un sistema elettronico.
Corpo di guardia
Il corpo di guardia è uno spazio architettonico di connessione tra la rocchetta e il palazzo marchionale, edificato quest’ultimo durante la fase signorile dei Pio di Savoia.
Il corpo di guardia è il punto strategico posto a difesa dell’ingresso, dove si manovrano i ponti levatoi e il capitano della guardia con i suoi soldati proteggeva la popolazione e il territorio.
Torre sud-est
La torre di sud-est fa parte della rocchetta. Fu edificata nel Trecento, ma la parte superiore è stata ricostruita a partire dal 1951, dopo essere stata mozzata alla metà del Seicento. Il piano terra della torre è stato utilizzato per secoli come prigione.
La torre ospita la sezione del Museo dedicata all’indagine archeologica che ha scoperto il villaggio, la chiesa dedicata a San Bartolomeo e il cimitero medievale. Dall’ultimo livello della torre, è possibile ammirare il panorama e provare ad immaginare il paesaggio che appariva agli occhi degli uomini medievali, grazie anche alle “finestre virtuali” del Museo che presentano le mappe antiche del territorio conservate nell’archivio storico.
Palazzo marchionale
Il palazzo corrisponde alla fase in cui il castello da fortificazione si trasforma in residenza signorile. Il borgo medievale progressivamente viene smantellato per lasciare spazio all’ampio giardino sul quale si affaccia il palazzo. Ad attuare questa trasformazione fu l’antica e nobile dinastia dei Pio che, dalla metà del XV secolo poté fregiarsi anche del nome “di Savoia” avendo prestato servizio militare per il Duca Ludovico di Savoia, contro Francesco Sforza, Duca di Milano.
I Pio conferirono al complesso l’impianto attuale: completarono la cinta muraria poligonale, munita da torrette angolari, con un’imponente torre posta sulla via di accesso. Venne costruita la rocchetta sulle fondazioni del castello del XIII e XIV secolo, composta da torre, corpo di guardia, rivellini ovvero i fabbricati che ospitano i congegni per azionare i ponti levatoi.
La definizione marchionale del palazzo deriva dai Marchesi Calcagnini, vassalli del Duca d’Este, ai quali fu assegnato il castello nel 1648.
Il palazzo marchionale ospita oggi i luoghi a servizio della comunità: la sala del Consiglio Comunale, la sala per la celebrazione dei matrimoni, per incontri e attività culturali, la reception del Museo e l’ufficio di informazione turistica e il ristorante con enoteca dove si possono degustare i prodotti enogastronomici locali.
Loggiato
Nel grande loggiato al piano superiore del palazzo è conservata l’immagine sacra di Nostra Donna della Rocca. È un affresco del XV secolo di autore ignoto, forse proveniente dalla chiesa che sorgeva nel villaggio all’interno della cinta muraria. Il restauro ha rivelato tracce di decorazioni parietali in diversi ambienti del palazzo. Il castello era infatti ampiamente colorato e decorato, secondo il gusto del Medioevo per le tinte smaglianti e vivaci.
Torre nord-est
La torre ha subito molte trasformazioni. Le pareti ne documentano le vicende. Essa venne edificata su una precedente torre del XIV secolo. Sotto la pavimentazione, gli archeologi hanno rinvenuto un locale sotterraneo, il cui ingresso è tuttora visibile. La leggenda vuole che si tratti di un passaggio segreto utile a fuggire oltre le mura in caso di pericolo. Le indagini scientifiche non hanno potuto confermare questa ipotesi. È più probabile che fosse un deposito per scorte alimentari e materiali di vario genere.
Al primo piano della torre si trova una sala settecentesca dipinta, elegantemente decorata. È la camera da letto dei Marchesi Calcagnini, proprietari del Castello dal XVII secolo al 1946, anno in cui il complesso venne ceduto dagli eredi al Comune di Formigine.
Rocchetta
La rocchetta è il nucleo matrice dell’intero complesso. Corrisponde infatti alla fase più antica di fondazione del castello e in particolare alla fase duecentesca attuata dal Comune di Modena. Grazie agli scavi archeologici sono state rivenute, e quindi sono oggi visibili, le fondazioni delle mura in ciottoli di fiume con il fossato che separava il castello dal borgo medievale posto dove ora si trova il parco interno. La Rocchetta è costituita dalla torre dell’orologio, dalla corticella, dal corpo di guardia e dalla torre di sud-est.