Descrizione
La grande piazza rettangolare, circondata su tre lati da portici, fu progettata scenograficamente nel 1825-30, laddove sorgeva la
seicentesca Porta Po (e ancora prima un villaggio di pescatori, sulle sponde del fiume). E' la più grande piazza d'Europa priva di
monumenti o statue. Centro della "movida" torinese, ha come sfondo la Chiesa della Gran Madre di Dio, ad essa collegata dal
Ponte Vittorio Emanuele I (1810-1815: il più vecchio in muratura della città), a fianco al quale si scende ai caratteristici Murazzi.
Questa Chiesa, voluta in occasione del ritorno dei Savoia nel 1814 dopo il periodo napoleonico, fu costruita nel 1818-31 in forme
neoclassiche (ampi richiami al Pantheon di Roma) su progetto di Ferdinando Bonsignore; si dice che la statua incappucciata che
tiene in mano un calice, posta a lato dello scalone d'ingresso, sia un riferimento esoterico al Sacro Graal. Dalla piazza della Gran
Madre si sale verso la collina: alla Villa della Regina si giunge attraverso la via omonima. La Villa è il risultato della
trasformazione, affidata dal cardinale Maurizio di Savoia ad Ascanio Vitozzi nel 1615, di un edificio precedente; interventi
successivi (tra cui Juvarra) resero la costruzione ancora più grandiosa e più scenografico il parco: una doppia scala in curva con
fontana centrale conduce all'ingresso a portico, e due padiglioni laterali inquadrano la facciata, coronata al centro da una
balaustra con statue. Dopo un periodo di abbandono dovuto ai danni della Seconda Guerra Mondiale, l'aspetto attuale è frutto di
un accurato restauro, e al momento l'ingresso è gratuito; la vista da qui è davvero mozzafiato, quindi ne vale ancor di più la pena!
Sempre salendo dalla piazza della Gran Madre (più a ovest rispetto alla Villa però) si arriva al cosiddetto Monte dei Cappuccini,
rilievo boscoso sulla cui sommità di leva la chiesa di Santa Maria al Monte, a pianta centrale con alta cupola (opera di Ascanio
Vitozzi, 1583-96, così come pure l'annesso convento dei Cappuccini). Dalla terrazza della chiesa si gode di una straordinaria vista
sul fiume, su Piazza Vittorio Veneto e sulla Mole Antonelliana, con lo sfondo delle Alpi, dal Monviso al Monte Rosa. Accanto al
Santuario è il Museo nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi (ricca documentazione sulla montagna e l'alpinismo).
