Descrizione
Collocata nel complesso del Museo dell'Opera di Santa Croce è una delle più originali e armoniose creazioni del primo Rinascimento, capolavoro di Brunelleschi del 1429-30. A proteggere l'ingresso della cappella, vi è un portico a sei colonne corinzie che sostengono un alto attico interrotto da un arco a tutto sesto. Notevole la piccola cupola decorata con tondi e rosoncini della bottega dei Della Robbia, motivo ricorrente nella decorazione della cappella (all'interno, dodici tondi raffiguranti i dodici apostoli; sopra all'ingresso, tondo con Sant'Andrea, in onore del committente Andrea de' Pazzi; le quattro figure dei quattro evangelisti nei pennacchi della cupola che sovrasta l'ambiente centrale sono invece stati modellati dallo stesso Brunelleschi). Costituita da un ambiente rettangolare e un'absidiola (o scarsella), ricorda - nell'alternarsi del bianco e del grigio della pietra serena - la scansione interna della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo. Le forme pure del quadrato e del cerchio sono i motivi prevalenti con cui lo spazio viene organizzato e armonizzato, secondo l'uso rinascimentale. Straordinari i battenti in legno della porta, intagliati da Giuliano da Maiano (1472). Proseguendo la visita al complesso, nel primo chiostro si incontra il famoso Crocifisso di Cimabue e la statua in bronzo di San Ludovico di Donatello; alle pareti, affreschi di Taddeo Gaddi, Andrea Orcagna (notevole il Trionfo della Morte) e Domenico Veneziano; il secondo chiostro (1453), di elegante architettura, è attribuito a Bernardo Rossellino.