Museo Civico Archeologico

Museo Civico Archeologico, Via dell'Archiginnasio, Bologna, BO, Italia (4)

Descrizione

Il Museo Civico Archeologico, una delle più prestigiose istituzioni della città, ha sede nel quattrocentesco Palazzo Galvani e si trova quindi in pieno centro, di fronte al fianco orientale della Basilica di San Petronio.
Nella metà del ‘300 il quartiere era un polo di cura che vedeva la presenza degli Studi di Medicina, dei ricoveri di Santa Maria della Vita e dell’Ospedale di Santa Maria della Morte, struttura originale del Museo, sorta ad opera della Confraternita dei Battuti Bianchi dedita all'assistenza dei carcerati e dei condannati a morte.
Dell’epoca della Confraternita, sciolta nel 1799, rimangono sulla facciata laterale il Portico della Morte, eretto nel 1565 dall'Architetto Antonio Morandi detto il Terribilia e internamente le Arcate del Chiostro a colonne ottagonali e i frammenti di una Loggia trecentesca.
L'edificio, aperto al pubblico nel 1881, fu adattato per ospitare la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio e il nuovo Museo Civico Archeologico, e ad oggi ospita le ricche collezioni archeologiche provenienti dall'antico Museo Universitario, dalla donazione del pittore Pelagio Palagi e dagli scavi condotti a Bologna e territorio tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
Del Museo fanno parte le Sezioni che dall'Antico Regno arrivano fino all'Epoca Tolemaica, la Sezione Preistorica che espone oggetti dal Paleolitico Inferiore all'età del Bronzo Finale; la Collezione Etrusca che mostra i reperti di oltre 4.000 tombe; la Collezione Greca che offre una ricca raccolta di ceramiche e una pregevole raccolta di oreficerie e gemme; la Collezione Romana che comprende pregevoli pezzi autoctoni databili tra la metà del I secolo a. C. e la metà del II secolo d. C., la Collezione Numismatica, una delle principali italiane, composta da circa 100.000 esemplari di monete, medaglie e conii di epoca greca, romana e bizantina. Conclude il percorso la collezione forse di maggiore rilievo in quanto fra le più ricche d'Italia e d'Europa: quella delle antichità egizie provenienti dalle Collezioni Ulisse Aldrovandi e Ferdinando Cospi con pezzi arrivati a Bologna tra il '500 e il '600.

Telefono