Collezioni Comunali d'Arte

Collezioni Comunali D'Arte, Piazza Maggiore, Bologna, BO, Italia (0)

Descrizione

Fondate nel 1936 nell'ex appartamento invernale dei Cardinali Legati in palazzo pubblico, le Collezioni Comunali d'Arte rappresentarono l'episodio conclusivo di un vasto programma di organizzazione della museografia civica avviato dall'Amministrazione comunale fin dall'Unità d'Italia. Accanto al nucleo antico di opere già appartenute alle magistrature cittadine, venne qui ordinata parte della raccolta di Pelagio Palagi, artista e collezionista, che ha costituito l'ossatura dei più importanti musei civici di Bologna, oltre ai beni di enti religiosi soppressi ed alle donazioni succedutesi nel tempo da parte di collezionisti, famiglie, privati cittadini. Gli ambienti, recuperati negli anni Trenta da un'estesa campagna di restauri, mantengono notevoli brani di pitture (fregi, soffitti lignei e volte), scalate soprattutto fra i secoli XV e XVIII. Mantenuto l'originale allestimento degli anni Trenta, le Collezioni si presentano oggi come un "museo arredato", in cui dipinti, mobili, suppellettili, non sempre disposti in ordine cronologico, sottolineano la successione degli ambienti storici: la grande sala 'Vidoniana', con la pausata giustapposizione di dipinti e sculture, recupera così la tipologia della galleria barocca; in alcune sale del braccio "Rusconi" l'arredo diventa protagonista, rievocando la dimora privata settecentesca.
Sala Urbana, altrimenti detta Sala degli Stemmi, fu fatta costruire nel 1630 dal legato pontificio Bernardino Spada che la volle dedicata a Urbano VIII. La sala, a pianta rettangolare, è opera dell'architetto Ercole Fichi, degli artisti Girolamo Curti e Agostino Mitelli e del pittore Angelo Michele Colonna che ne decorò il soffitto, realizzando una delle opere più importanti del barocco bolognese. Le pareti sono rivestite da una ricca decorazione araldica in stile barocco, composta da 188 stemmi e tre scene figurate.
Disposti su quattro file, gli stemmi rappresentano le insegne araldiche dei legati, vicelegati e governatori pontifici che si succedettero a Bologna dal 1327 al 1744 e costituiscono uno straordinario compendio di storia della città e di storia ecclesiastica.
Chiusa dal 2006 a causa dello stato di avanzato degrado, il restauro – eseguito nell'ambito di due progetti europei- è iniziato nell'aprile del 2013 e si è concluso a giugno 2014, con la messa in sicurezza del soffitto, l'installazione di una nuova copertura ventilata, la sostituzione dei vecchi infissi di legno con infissi altamente performanti in grado di proteggere la sala dai raggi solari e di rinfrescare l'aria senza ricorrere all'uso di condizionatori, l'installazione di un nuovo sistema di illuminazione a risparmio energetico e di un impianto di domotica.
Il restauro ha riguardato anche le decorazioni pittoriche di tutta la sala.

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