Museo Civico d'Arte Industriale e Quadreria Davia Bargellini

Opera Pia Davia Bargellini, Strada Maggiore, Bologna, BO, Italia (0)

Descrizione

ll museo è ospitato al piano terreno del prestigioso Palazzo dei Bargellini, eretto a partire dal 1638 su disegno dell'architetto Bartolomeo Provaglia col successivo intervento degli scultori bolognesi Gabriele Brunelli e Francesco Agnesini per i due celebri atlanti in arenaria della facciata (1658). Risale invece alla prima metà del secolo successivo (1730) il sontuoso scalone, opera forse di Carlo Francesco Dotti. Estintisi i Bargellini nel 1839 il palazzo passò ad un ramo dei Davia, un'altra illustre famiglia senatoria bolognese che lo abitò fino al 1874. Il museo, aperto al pubblico nel 1924, si presenta ancor oggi nell'allestimento voluto dall'allora Soprintendente delle Belle Arti, Francesco Malaguzzi Valeri. Si compone di due distinti nuclei patrimoniali, la quadreria Davia Bargellini e le raccolte d'arte Industriale, la cui fusione nelle sale del museo doveva dar vita, nelle intenzioni dell'ideatore, ad un vero e proprio appartamento arredato del Settecento bolognese.
La raccolta Davia Bargellini si segnala fra i pochissimi esempi ancora integri del collezionismo storico bolognese. All'immancabile galleria dei ritratti, quasi una genealogia in immagine dei più illustri componenti della famiglia Bargellini, (opere di Bartolomeo Passerotti, Prospero e Lavinia Fontana) fanno così riscontro i dipinti d'apparato commissionati a Marcantonio Franceschi all'inizio del Settecento (Venere, Adone, Bacco), e ancora conservati nelle loro sontuose cornici intagliate. Si segnalano inoltre opere di Bartolomeo Cesi e di Alessandro Tiarini, insieme a esempi di pittura dei secoli più antichi (XIV-XV), come La Madonna dei Denti di Vitale da Bologna, la Pietà con Giovanni da Elthinl, firmata da Simone dei Crocefissi (1368) e la Madonna col Bambino di Cristoforo da Bologna.
Le raccolte d'arte applicata (o d'arte "industriale" come, con terminologia ancora ottocentesca, le definiva Malaguzzi Valeri) hanno una provenienza più eterogenea. Si tratta prevalentemente di acquisti effettuati sul mercato antiquario o presso privati intorno al 1920 (la collezione di ferri battuti), di depositi lasciati da Opere Pie bolognesi (le pianete ricamate sei-settecentesche) e di lasciti di vario genere (la carrozza tardo settecentesca nella VI sala). Ben rappresentata è la scultura bolognese dal XVI al XIX secolo (opere di Onofri, Mazza, Piò, Tandolini), la ceramica graffita rinascimentale, il mobilio e l'arte dell'intaglio barocco bolognese. Si segnalano ancora il Teatrino con marionette e il modello di palazzina arredata del sec. XVIII.

Orari di apertura

Giorno Orario
Domenica 09:00 - 13:00
Lunedì Closed
Martedì 09:00 - 14:00
Mercoledì 09:00 - 14:00
Giovedì 09:00 - 14:00
Venerdì 09:00 - 14:00
Sabato 09:00 - 14:00

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