Collezione Tagliavini

Via Parigi, 5, Bologna, BO, Italia (5)

Descrizione

Il Complesso di San Colombano, tra le più antiche chiese di Bologna fondata secondo la tradizione nel 616 dal vescovo Pietro, discepolo del monaco irlandese Colombano, ospita oggi la collezione di strumenti musicali antichi donata dal Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini e la biblioteca specializzata del musicologo bolognese Oscar Mischiati.
La Collezione, unica per pregio e numero dei pezzi, è costituita da settanta strumenti tra clavicordi, arpicordi, organi, clavicembali, spinette, pianoforti e una raccolta di strumenti a fiato e popolari risalenti ai secoli tra il XVI e il XIX.
Gli strumenti sono stati sottoposti a delicati, prudenti ma efficaci restauri (per la maggior parte a Bologna ad opera dei "Mastri del legno" Arnaldo Boldrini e Renato Carnevali), che hanno fatto della collezione un insieme armonioso di 'monumenti sonori' viventi.
La collezione abbraccia molte scuole italiane ed europee. Tra le scuole italiane primeggiano quella bolognese e quella napoletana, la prima con organi e clavicembali del XVII e XVIII secolo e pianoforti del XIX secolo, la seconda con clavicembali e spinette dei secoli XVI, XVII e XVIII.
La scuola romana è rappresentata da due clavicembali e da una spinettina del sec. XVII, quella veneziana da due “arpicordi” del sec. XVI, quella fiorentina da uno degli ultimi clavicembali italiani, opera di Vincenzio Sodi (1791-92) e dal “cembalo a penne e martelletti” di Giovanni Ferrini (1746). I più importanti strumenti transalpini provengono dalle grandi capitali europee. Spiccano una spinetta “all’italiana” del parigino Louis Denis (1681), due pianoforti “a tavolo” costruiti rispettivamente a Londra e Amsterdam nel 1786, due pianoforti a coda viennesi del primo Ottocento, un minuscolo pianoforte “demi-incliné” a cassapanca realizzato a Parigi verso la metà dello stesso secolo e un grande pianoforte a coda berlinese del 1866.
Non mancano strumenti singolari, quali il “pianoforte a cristallo” di Giuseppe Bisogno (Napoli, c. 1860), il già citato pianoforte a cassapanca (Parigi, Michel Eisenmenger, c. 1860), il “Dulcitone” in cui sono percossi “diapason a forchetta” (Glasgow, Thomas Matchell, c. 1910). Vi è inoltre un gruppo di strumenti automatici, organi, pianoforti, carillons.
Una raccolta che continua tuttora ad arricchirsi di nuovi pezzi e che grazie alla donazione in favore della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna può essere esposta in permanenza nel rinnovato complesso di S. Colombano. Il Complesso di S. Colombano e la Collezione Tagliavini fanno parte del percorso culturale, artistico e museale di Genus Bononiae. Musei nella Città.

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