Descrizione
La Chiesa di San Michele in Bosco è un imponente complesso architettonico comprendente la chiesa e l'adiacente ex-convento degli Olivetani, uno dei più grandiosi e ameni d'Italia. Si erge in uno dei punti più panoramici dei colli a ridosso di Bologna e il suo sagrato costituisce uno splendido balcone sulla città e sulla pianura fino alla catena alpina.
Di origini remote, la chiesa venne ricostruita svariate volte. Riedificata in epoca medievale, assunse le forme attuali prima nel sec. XV e venne poi ricostruita tra il 1517 e il 1523 dai monaci Olivetani qui insediati fin dal 1364. Nei secoli, il complesso è stato usato per i più diversi propositi: nel periodo napoleonico fu prima caserma e poi prigione, divenne in seguito villa per il Legato Pontificio e più tardi residenza per il Re d'Italia. Inoltre, poco prima della fine dell '800, il complesso fu adibito a sede dell'Ospedale Rizzoli, dove tuttora sono sepolti i grandi ortopedici dell'Istituto.
L'armoniosa fronte rinascimentale è opera dell'architetto ferrarese Biagio Rossetti mentre il finissimo portale marmoreo si deve al senese Baldassarre Peruzzi (1522). L'elegante interno a due piani, uno per i fedeli , l'altro per il coro dei monaci, è ravvivato da preziosi dipinti e sculture dei secoli XVI e XVII. Notevoli la sagrestia e il coro avvolti da magnifici affreschi cinquecenteschi e di grande suggestione scenografica è il chiostro ottagonale della fine del sec. XVI, ravvivato dalle celebri pitture della scuola dei Carracci, in parte perdute. Nel presbiterio , la porta di destra conduce al lungo corridoio dell'antico convento, noto come il “Cannocchiale”, perchè grazie ad un effetto ottico, sembra di poter toccare la Torre degli Asinelli.