Descrizione
Casino ..per li secreti e solitari piaceri’ di Annibale, figlio di Giovanni II Bentivoglio. Così lo definisce il poeta di corte G. Sabadino degli Arienti. L’edificio realizzato alla fine del XV presenta un impianto quadrangolare e tre prospetti alleggeriti da un armonioso duplice loggiato. Nel 1540 il cardinale Bonifacio Ferrerio acquisisce la villa per adibirla a sede dell’omonimo collegio per studenti piemontesi soppresso in epoca napoleonica. Agli anni ’40 del ‘500 risalgono gli affreschi eseguiti nelle logge da un fedele seguace della maniera raffaellesca, Innocenzo da Imola, con scene mitologiche (Diana e Atteone, Endimione e Selene, Apollo e Marsia, Venere e Amore). Al piano terreno un soffitto a cassettoni decorato con teste ed altri soggetti è attribuito alla tarda attività di Amico Aspertini. Nel salone del primo piano le storie di papa Silvestro e dell’imperatore Costantino sono affrescate da Prospero Fontana negli anni ’50 del ‘500. Il fregio con putti sarebbe invece attribuito al Nosadella. Dopo la soppressione del Collegio nel 1797, la palazzina viene acquisita nel 1803 dal Governo della Repubblica Italiana e destinata insieme al terreno contiguo a sede della facoltà di Agraria dell’Università e ad Orto Botanico. La locale Cassa di Risparmio promuove all’inizio del ‘900 interventi di restauro seguiti dalla ricostruzione nel 1946-47 dell’angolo nord est dell’edificio centrato da un bombardamento aereo.
