Palazzo Malvezzi De' Medici

Palazzo Malvezzi - dè Medici, Via Zamboni, Bologna, BO, Italia (0)

Descrizione

Il palazzo, sede dell'amministrazione provinciale, definito "Palazzo dal portico buio" trae il proprio appellativo dalla caratteristica penombra del porticato. La sua costruzione si deve ai Malvezzi, illustre casato presente in città fin dal XII sec., che partecipa attivamente alla vita politica cittadina, ricoprendo importanti cariche a sostegno del partito guelfo e poi dei Bentivoglio. Nel 1488, tuttavia, i Malvezzi prendono parte alla congiura contro i Bentivoglio ordita dai Marescotti e, messi al bando, sono privati delle loro ricchezze. Solo nel 1506, in seguito alla cacciata dei Bentivoglio e al passaggio della città sotto lo Stato della Chiesa, rientrano a Bologna, e riacquistano il possesso di tutti i loro beni e del titolo senatorio. La costruzione del palazzo inizia nel 1560 su disegno di Bartolomeo Triachini. Fra gli interventi di maggior pregio si ricorda la realizzazione dello scalone promossa nel 1725 dal marchese Giuseppe Malvezzi de'Medici e attribuita in passato all'architetto Alfonso Torreggiani. In realtà questi si sarebbe limitato alla direzione dei lavori, mentre l'elaborazione del progetto spetterebbe a Francesco Bibiena. I Malvezzi tra il 1852 e il 1853 promossero vari lavori di ornamentazione al piano nobile, affidandone l'esecuzione allo scenografo Francesco Cocchi, ai figuristi Antonio Muzzi e Girolamo Dal Pane e agli ornatisti Giuseppe Badiali, Andrea Pesci e Luigi Samoggia. Nel 1931 il palazzo viene acquistato dall'Amministrazione provinciale di Bologna. Gli arredi e la pregevole biblioteca, in vendita per circa 100.000 lire, non figurano nell'acquisizione e risultano dispersi nel mercato antiquario. Subito dopo l'acquisto del palazzo, l'ufficio tecnico della Provincia predispone un dettagliato piano di ristrutturazione. I restauri sono condotti sotto la direzione dell'architetto Emilio Boselli. Gravi alterazioni interessano lo scalone bibienesco. Le sale decorate del piano nobile mantengono invece l'aspetto primitivo e sono adibite a locali di rappresentanza.

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