Palazzo Baciocchi o di Giustizia

Piazza Dè Tribunali, 4, Bologna, BO, Italia (0)

Descrizione

L'illustre famiglia Ruini originaria di Reggio Emilia e trapiantata in città all'inizio del XVI secolo raggiunge rapidamente la dignità senatoria ed incarica un architetto di fama internazionale come Andrea Palladio della progettazione del un nuovo palazzo. Questa contestata attribuzione all'artista veneto è sostenuta dalla tradizione e da fonti locali coeve, anche se in effetti l'esecuzione viene affidata a materiali (cotto e arenaria) e ad artisti locali senza la supervisione del progettista - già deceduto - e risulta notevolmente integrata nel XVII e nel XIX secolo. Nel 1679 il palazzo fu ceduto ai Ranuzzi che lo ampliarono e impreziosirono di opere d'arte adeguandolo al rango di residenza senatoria. Lo scalone d'onore con le due rampe ellittiche risulta di forte impatto scenografico ed è tradizionalmente attribuito a Giovanni Battista Piacentini ed eseguito da G. A. Torri su suggestioni bibienesche. Le statue allegoriche in stucco sono aggiunte da F. Balugani intorno al 1770. Sala della Corte d'appello già Sala delle feste progettata nel secondo decennio del '700 da Ferdinando Bibiena e adornata da statue allegoriche di Giuseppe Maria Mazza mentre la decorazione in stucco è di G. Borrelli. Galleria sempre su progetto di G. B. Piacentini viene inaugurata ufficialmente nel 1727 ed impreziosisce la nobile dimora dei Runuzzi celebrandone il feudo di Porretta con gli affreschi di V. Bigari 'Allegorie dei Bagni di Porretta'. L'ultimo proprietario Felice Baciocchi che dalla giovanile professione di venditore d'occhiali assurge al titolo di principe sposando Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, e ricorre a pittori come Antonio Basoli, Felice Giani ed altri per far rivivere nelle sale ricordi nostalgici del regime del cognato. Sede del Tribunale fino a qualche anno fa, adesso ospita la Corte d'Appello di Bologna.

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