Descrizione
La passione dei bolognesi per l’ippica e specialmente per il trotto e l’impegno degli allevatori del capoluogo emiliano portò nel 1932 ad individuare un’area per la costruzione di un ippodromo. Il progetto venne realizzato con l’aiuto determinante del Comune. Nel 1933 infatti l’Amministrazione Comunale acquisì direttamente l’ippodromo dopo il fallimento della Società Ippica Bolognese che lo aveva costruito ed inaugurato nel 1932. Nasce così l’ippodromo dell’Arcoveggio che, ancora oggi dopo oltre 80 anni, è considerato “tempio” del trotto a Bologna e conserva e rinnova inalterato il suo fascino.
Nel 1943 l’Arcoveggio fu bombardato e vi furono due anni d’interruzione. Da quel momento, la sua attività non si è mai fermata. Una lunga serie di prestigiosi premi, cavalli e guidatori campioni (tra i quali nomi come Crevalcore, Atollo, Delfo, ai quali si alternarono campioni americani, svedesi, francesi e di recente il grande Varenne), sono passati da questo centro ippico.
Molto più di un Ippodromo, l'Arcoveggio, è un luogo d'incontro unico in cui convivono arricchendosi: cultura, storia, costume, tempo libero, passione, dedizione, mestieri nuovi e antichi. In effetti, all'Arcoveggio sono presenti un parco giochi e un'equipe di animatori specializzati per i bambini, mercatini di specialità locali e mostre d'arte per gli adulti.