Descrizione
L’Orto Botanico di Napoli fu fondato agli inizi del XIX secolo, nel periodo in cui la città partenopea era dominata dai Francesi; questi ultimi realizzarono un’idea concepita in precedenza da Ferdinando IV di Borbone e la cui attuazione era stata impedita dai moti rivoluzionari del 1799.Attualmente, la superficie totale dell'Orto botanico di Napoli è di quasi 12 ettari, sui quali sono presenti circa 9000 specie per un totale di quasi 25.000 esemplari raggruppati in collezioni organizzate secondo criteri sistematici, ecologici ed etnobotanici.
Le zone in cui le piante sono disposte secondo un criterio sistematico sono: il filiceto, l'area delle Pinophyta, il palmeto, l'agrumeto, l'area delle Magnoliophyta e piccole zone dedicate a singoli taxon di piante a fiore.
Le aree in cui le piante sono disposte seguendo un criterio ecologico sono: il "deserto", la "spiaggia", la "torbiera", la "roccaglia", la "macchia mediterranea” e le vasche per le piante acquatiche.
L’area a carattere etnobotanico è rappresentata dalla Sezione sperimentale delle piante officinali. Adiacenti al settore espositivo di tale zona sono localizzate due piccole aree di recente realizzazione, di cui una ospitante il percorso per i non vedenti e l’altra dedicato alle principali piante citate nella Bibbia.
L'arboreto, la collezione di bulbose, tuberose e rizomatose e il vivaio sono zone che non seguono nessuno dei criteri su citati.