Descrizione
Fondato tra la fine del ‘700 e i primi dell’ ‘800, nacque dall’esigenza didattica di indagare e conoscere il corpo umano attraverso reperti scheletrici, cere anatomiche, esemplari di iniezioni vascolari e le trenta notevoli pietrificazioni realizzate dal Marini. La prima sezione presenta il corpo nella sua normalità biologica ed è costituita da riproduzioni di organi in cera realizzate dal Citarelli e da una sequenza di organi interni essiccati. Un’altra sezione, invece, è dedicata all’anatomia patologica, espressione di eventi morbosi o malformazioni della nascita; contiene, infatti, feti deformi, teste ciclopiche, teste bifronti conservati in formalina o alcool. Oltre alle raccolte di preparati, il Museo custodisce una raccolta di trattatistica che comprende testi tra il Quattro e l'Ottocento e una serie di strumenti d'epoca, come microscopi ottici e il primo esemplare di micromanipolatore cellulare.