Ponti Rossi

Ponti Rossi, Napoli, NA, Italia (0)

Descrizione

Nella zona si conservano ancora integri i resti dell'acquedotto romano: le date incise su alcuni tubi di piombo[1] consentono una precisa datazione dell'opera al tempo dell'imperatore Claudio (Lugdunum, 1º agosto 10 a.C. – Roma, 13 ottobre 54).
L'acquedotto fu completamente distrutto dopo la caduta dell'impero romano; solo nel Cinquecento si intraprese l'opera di ricostruzione, per volontà di don Pedro de Toledo. Lo studioso incaricato della stesura del progetto, Antonio Lettieri, rinvenne le tracce dell'intero percorso dell'acquedotto, che si estendeva per molte miglia, dalle sorgenti dell'Acquara, presso Serino, fino alla costa del golfo di Napoli, con una struttura alta 2,10 metri e larga 0,82 metri, e con canalizzazioni sotterranee in alcuni tratti. Alcune diramazioni conducevano l'acqua nelle zone di Nola, Pompei, Pomigliano d'Arco e Atella. Il tratto principale invece serviva l'area di Casoria e San Pietro a Patierno, giungendo nella località denominata "Cantarelli" proprio dai "cantari", che erano tubi nei quali l'acqua fluiva, diramandosi infine in diverse zone della città di Napoli.

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