Descrizione
Un luogo, poco conosciuto dai napoletani, ricco di storia e poesia. Il Parco deve il suo nome al mausoleo-tomba del sommo poeta Virgilio, un monumento funebre romano chiamato colombario per le nicchie scavate all'interno. La sua tomba fu un vero e proprio luogo di culto raggiungibile, nonostante la posizione impervia, attraverso una stretta scalinata scavata nel tufo che si trova all'imboccatura della Crypta Neapolitana, una galleria costruita in epoca romana che collegava Neapolis con la zona flegrea. Decorata con affreschi medievali la crypta è oggi caduta in disuso a causa dei frequenti crolli. A poca distanza dall'ingresso, c'è invece la tomba di un altro grande poeta, Giacomo Leopardi, in principio sepolto nella chiesa di San Vitale a Fuorigrotta e trasferito in questi luoghi quando nel 1934 furono completati i lavori del Parco Vergiliano. Un percorso alternativo a quello storico-artistico è quello botanico-letterario che offre la possibilità di osservare piante e arbusti, citati da Virgilio nelle sue principali opere, corredati da didascalie dipinte a mano su piastrelle maiolicate.