Descrizione
Il palazzo è sede del Museo del Settecento veneziano e aperto al pubblico dal 25 aprile del 1936.
Da subito, i curatori Nino Barbantini e Giulio Lorenzetti vollero conferirgli un carattere ambientale, amalgamando le opere all’arredo delle stanze. Confluirono a Ca' Rezzonico le opere settecentesche di proprietà dei Musei Civici di Venezia, numerosi dipinti, mobili e affreschi provenienti da altri edifici veneziani di proprietà civica e molte altre opere acquistate sul mercato antiquario appositamente per essere esposte in questo museo.
Dopo l'ultimo restauro completato nel giugno 2001, il museo si presenta composto da: il pianterreno dove si sviluppa il gioco barocco di pieni e di vuoti; lo scalone del Massari perfettamente restaurato; il salone da ballo, decretato tra i più belli di Venezia; i due piani nobili sono stati rimontati secondo l’originale disegno Barbantini-Lorenzetti mentre gli ultimi piani sono stati completamente recuperati come nuovi spazi espositivi.
Le recenti e notevolissime donazioni di Egidio Martini e di Ferruccio Mestrovich hanno arricchito il museo di ulteriori trecento opere di importanti artisti tra i quali Tintoretto, Tiepolo e Francesco Guardi.