Descrizione
Nelle vicinanze della chiesa dei Carmini c'è un palazzo in stile barocco veneziano appartenuto alla Zenobio sul cui retro si nasconde un ampio giardino. Oggi il complesso appartiene alla Congregazione Armena Mechitarista ed è visitabile solo in occasione di manifestazioni culturali e ricevimenti. Una cancellata in ferro segnala l'inizio del giardino, che nel Settecento ospitava un simmetrico ed elaborato parterre. Nell'Ottocento venne trasformato in un giardino romantico, con vialetti, ponti, collinette. Attualmente, adiacente al palazzo, è presenta ancora la corte pavimentata, con le tracce di due vere da pozzo. Superato il cancello, si entra nel giardino ottocentesco. Al suo interno, tra tassi (Taxus baccata) dal colore bruno rossiccio, allori (Laurus nobilis), cipressi (Cupressus sempervirens), bagolari (Celtis australis), pittospori molto profumati (Pittosporum, facenti parte del recupero novecentesco) e filari di robinie (Robinia pseudoacacia) è possibile percorrere un lungo vialetto rettilineo che si staglia contro una splendida loggia neoclassica.
