Museo Archeologico Nazionale

Piazza della Santissima Annunziata, 9b, Firenze, FI, Italia (5)

Descrizione

Fu inaugurato come "Museo etrusco" alla presenza del re Vittorio Emanuele II nel 1870 nei locali del Cenacolo di Fuligno in via Faenza e comprendeva solo i reperti etruschi e romani. Presto con l'aumento delle collezioni si rese necessaria un'altra collocazione e dal 1880 fu trasferito nell'odierna sede, unendosi al "Museo egizio". Il palazzo ebbe presumibilmente un restauro nel 1883-1884 ad opera dell'architetto Emilio De Fabris, in concomitanza con il riordino delle collezioni e il nuovo allestimento voluto dall'allora direttore, Luigi Adriano Milani. Nel 1897 fu inaugurata la sezione del Museo Topografico, sempre voluta dal Milani, a illustrare la storia degli Etruschi attraverso i materiali raccolti nel corso degli scavi.

All'origine delle collezioni ci sono le raccolte medicee e lorenesi, trasferite a più riprese dagli Uffizi fino al 1890 (tranne la statuaria in marmo che ancora lì si trova). La sezione egizia invece fu costituita nella prima metà dell'Ottocento sia attraverso acquisizioni di Pietro Leopoldo di Toscana, sia attraverso una spedizione promossa dallo stesso granduca nel 1828-29 dal toscano Ippolito Rosellini insieme al francese François Champollion, colui che decifrò i geroglifici. Nel 1887 fu inaugurato anche un museo topografico sulla civiltà etrusca, ma andò distrutto durante l'alluvione del 1966.

Nel giardino, aperto al pubblico dal 1902, furono ricostruite con materiali originali alcune tombe monumentali. Nel periodo della direzione di Antonio Minto il museo fu ulteriormente riconfigurato e ampliato ad occupare anche il secondo piano (1925). Nel 1942, poi, sempre per esigenze di spazio, fu acquistato l'edificio su via della Colonna, già pertinenza dell'Ospedale degli Innocenti, dove fu realizzato un nuovo ingresso dal lato della piazza della Santissima Annunziata.

Drammaticamente colpito dall'alluvione del 4 novembre 1966 (che portò alla distruzione del Museo Topografico) l'edificio fu interessato da alcuni interventi tra il 1967 e il 1970 e quindi da un importante cantiere di restauro tra il 1984 e il 1988, su progetto e direzione dei lavori dell'architetto Bruno Pacciani.

Nel 2006 in occasione del quarantennale dell'alluvione si è finalmente concluso il ripristino delle sale al primo piano e riportato l'ingresso sulla piazza (era stato fino ad allora in via della Colonna). I saloni vicino all'ingresso sono stati destinati alle esposizioni temporanee e si è iniziato un riallestimento generale delle collezioni, che ha già dato i suoi frutti nella sezione greca al primo e al secondo piano. Si è scelto di sfoltire le sale, dando un maggior respiro ai capolavori, resi fruibili con più suggestione grazie ad uno studiato sistema di illuminazione che crea zone di luce e di ombra.

Gradualmente si è dato il via anche all'ammodernamento della sezione etrusca e delle sale vicine al vecchio ingresso e prospicienti al giardino. Nei depositi restano comunque più di centomila oggetti di valore, per i quali sarà difficile trovare un posto nel percorso espositivo. Un altro punto debole che si riscontra a Firenze è la generale messa in secondo piano dell'archeologia da parte del sentire cittadino, forse più legato al passato medievale e rinascimentale.


Orari di apertura

Giorno Orario
Domenica 08:30 - 14:00
Lunedì 08:30 - 14:00
Martedì 08:30 - 19:00
Mercoledì 08:30 - 19:00
Giovedì 08:30 - 19:00
Venerdì 08:30 - 19:00
Sabato 08:30 - 14:00

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