Wolfsoniana

Via Serra Gropallo, 4, Genova, GE, Italia (0)

Descrizione

Dedicata alle arti decorative e di propaganda del periodo 1880-1945, la Wolfsoniana prende l’avvio dal gusto per l’esotismo diffusosi in Italia alla fine dell’Ottocento, per aprirsi alle principali correnti artistiche della prima metà del XX secolo, dall’Art Nouveau e dall’Art Déco al Futurismo e all’arte di propaganda, dal Razionalismo al Design Industriale. Immersa nel verde dei vasti parchi pubblici, è stata inaugurata nel 2005 e appartiene all’importante Polo dei Musei di Nervi, insieme alla vicina Galleria d’Arte Moderna (GAM), alle Raccolte Frugone e al Museo Giannettino Luxoro. La complessità culturale dell’epoca è documentata dalla straordinaria varietà di oggetti conservati, frutto del vorace collezionismo del mecenate statunitense Mitchell Wolfson Jr. ed è il corrispettivo italiano della Wolfsonian-FIU di Miami Beach (USA). Oltre a una sezione dedicata a mostre temporanee, il museo espone parte della sua ricca collezione, originale ed eterogenea raccolta di oltre 18.000 pezzi tra opere d’arte, oggetti in vetro, ceramica, ferro battuto, argento, tessuto, ma anche progetti di architettura grafica, manifesti e materiali per la pubblicità, bozzetti e disegni, libri e periodici, arredi che costituiscono significative ed uniche testimonianze di un’epoca. I principali temi del museo sono l'evoluzione delle arti decorative, i processi delle trasformazioni urbanistiche, l'arte di propaganda, il lavoro, il viaggio, le mostre e le esposizioni internazionali. Spiccano, fra i molti pezzi di pregio, lo “Stipo” (1890) di Carlo Bugatti, il “Salotto” (1902) Liberty di Luigi Fontana, il bozzetto per “La Morte” (1912-1913) di Leonardo Bistolfi, la “Camera del bambino” (1921) di Antonio Rubino, la “Poltrona” (1933) di Luigi Vietti, la “Sedia per Casa Sarfatti” (1933) di Marcello Piacentini, il tavolo l’“Autarca” (1936) di Angelo Fasce, il dipinto “Il Grande Nocchiere” (1939) di Ernesto Thayaht.

Telefono